CONTRIBUTI
Nota
di Massimo Rizzante
Osvaldo Lamborghini nasce a Buenos Aires nel 1940. Nel 1969 pubblica il suo primo libro, El fiord, un racconto in prosa che circola di mano in mano per molto tempo, sebbene non si venda da nessuna parte. Come afferma César Aira, amico, scrittore e curatore dell'opus di Lamborghini, «aunque no fue nunca reeditado, recorrió un largo camino y cumplió el cometido de los grandes libros: fundar un mito». Nel 1973 esce un secondo libro: Sebregondi retrocede, che ha la stessa sorte del primo. Nello stesso anno Lamborghini si lancia con alcuni amici scrittori in un'altra avventura: Revista Literal (1973-1977) che, come tutte le riviste che segnano un'epoca, dura pochissimo, due o tre numeri. In Literal pubblica alcuni saggi e diverse poesie. Nel corso degli anni settanta, di Lamborghini, se si esclude qualche edizione artigianale e stravagante, si perdono editorialmente le tracce. Tuttavia, le sue poesie e i suoi racconti calamitano aficionados e fanatici, diventando oggetto di culto. Nel 1980 esce il suo terzo e ultimo libro pubblicato in vita, Poemas. Dopo una breve stagione tra Mar de Plata (dove fonda una Scuola freudiana di Psicoanalisi) e Pringles, decide di andare a vivere Barcellona. Malato, ritorna in Argentina nel 1982. Nel 1983 sarà di nuovo a Barcellona, dove morirà due anni dopo, nel 1985. Gli anni catalani, trascorsi in volontario isolamento, saranno per Lamborghini estremamente fertili e culmineranno nella creazione di un'ampia opera prosastica, il ciclo Tadeys, e nell'elaborazione del Teatro proletario de cámara, un'opera allo stesso tempo poetica, prosastica e grafica.