Déjà les chiens après la promenade de soir
alourdis par la journée les poils épais
descendant jusqu'au sol
aux pieds de leurs maîtres adhéraient au trottoir
comme au tapis d'un salon
A la terrasse du bar au bout d'une rue dépeuplée
pour la nuit il suffisait de reprendre son souffle La tiédeur de l'air
et la légèreté d'ultimes passants ont pourtant vite exigé davantage
Ne plus finir d'être assis là
dans le doux frisson face aux fenêtres entrouvertes
d'une maison où la brise fait entrer l'ampleur des palais
(Chacune d'elles déjà en peignoir
avant d'aller au lit est presque comtesse une croix d'or s'enflamme
dans son regard même)
Souffler
et respirer encore à perte de vue
(Les messieurs sur le petit écran
emplissent comme ils peuvent leur sombre complet-veston flottent
autant que lui avec une nonchalance d'experts
Dommage qu'aucun ne sait plus en griller aussi une)
Toi le matin seulement avant
de repartir remarque bien
comment pèsent les pommes fermentées dans le ventre des enceintes
et combien les bagages collent au quai
où on les pose
(mai 2015)
Le brevi prose di Petr Král che qui pubblichiamo sono tratte da Notions de base, Flammarion Paris 2005. Una parte della raccolta era stata pubblicata per la prima volta nel marzo del 2004 nella rivista letteraria «L'Atelier du roman», 37 (le prime cinque prose sono state poi pubblicate in «Testo a fronte», 36, 2007). In quell'occasione, come commenti alla scelta dell'opera di Král, erano stati pubblicati tre brevi scritti di Milan Kundera, Yves Hersant e del sottoscritto (che qui si riproduce in versione italiana), che poi sono apparsi nell'edizione Flammarion in veste di minuscole Préfaces. La poesia Poème de gare è stata composta dal poeta durante un suo soggiorno italiano tra Verona e Trento.
«Ancora una volta, al mattino, assistere stupiti allo spettacolo del portacenere, dei bicchieri e della caraffa, che immobili disegnano la pianura del tavolo».
Questa «nozione di base» di Petr Král è tra le più brevi composte dal poeta. Per questo rivela l'essenza di tutte le altre, anche di quelle più lunghe.
Che si parli di una camicia che «ha fatto il suo tempo» e che ci ispira un «addio così commosso» quale quello che daremmo a «un'amante», o di una porta che durante una visita ad alcuni amici ci introduce in una stanza «attrezzata ma vacante» che «estende il nostro soggiorno» su questa terra di uno «spazio supplementare», o ancora di una vasca da bagno che improvvisamente da letto d'amore si trasforma «nella nostra tomba», tutto ciò che Petr Král tocca diventa spettacolo, spectaculum, ovvero, apparenza.
È grazie al suo stupore davanti agli oggetti e alle situazioni della vita quotidiana, concepiti come apparenze, che il poeta scopre una dimensione nascosta della prosa del mondo.
La regola d'oro di Kral è che è necessario guardare a lungo un portacenere, una caraffa, una donna, una porta perché si giunga a distorcerli di un niente e gettarli nella pianura sconosciuta dove una camicia ci abbraccia come un'amante dimenticata.
Ma da dove viene lo stupore del poeta che libera le cose dalla loro funzione e gli permette di camminare senza questo pesante fardello per le strade della prosa? Da dove viene questa grazia?
Non si è mai tanto vicini alla grazia come durante quei mattini quando si assiste «stupiti allo spettacolo» di ciò che si conosce a memoria. È durante quei risvegli che tutti gli oggetti e tutte le situazioni della vita quotidiana mostrano quello che potrebbero essere e che il presente ama contemplarsi davanti allo specchio delle possibilità.
Così Petr Král, indossando una fresca camicia bianca, saluta il volto mattutino di quell'amante che avevamo dimenticato durante la notte: l'esistenza.
Petr Král è nato a Praga nel 1941. Dal 1968 al 2006 è vissuto a Parigi. Dal 2007 è ritornato nella sua città natale. Poeta, scrittore, saggista, traduttore, promeneur. Autore bilingue, ha pubblicato in francese le raccolte poetiche: Routes du Paradis (Pierre Bordas et fils, Paris 1981), Pour une Europe bleue (Arcane 17, St-Nazaire 1985), Témoin des crépuscules (Champ Vallon, Seyssel 1989), Sentiment d'antichambre dans un café d'Aix (P.O.L, Paris 1991), Le Droit au gris (In'hui-Le Cri, Bruxelles 1994), Quoi ? Quelque chose (Obsidiane, Sens 1995), La Vie privée (Belin, Paris 1997), Le Poids et le frisson (Obsidiane, Sens 1999), Pour l'ange (Obsidiane, Sens 2007) e Hum (Ragage, Paris 2007). Fra le sue prose si ricordano: Prague (Champ Vallon, Seyssel 1987), Le Dixième (Editions du Mécène, Paris 1995), Aimer Venise (Obsidiane , Sens 1999), Notions de base (Flammarion, Paris 2005), Enquête sur des lieux (Flammarion, Paris 2007), Vocabulaire (Flammarion, Paris 2008) e Cahiers de Paris (Flammarion, Paris 2012). Fra i suoi saggi più importanti figurano: Fin de l'imaginaire (Ousia, Bruxelles 1993), due libri sul cinema comico, Le Burlesque ou Morale de la tarte à la crème (Stock, Paris 1984, Ramsay, Paris 2007) e Les Burlesques ou Parade des somnambules (Stock, Paris 1986). Ha curato diverse anthologie poetiche, Le Surréalisme en Tchécoslovaquie (Gallimard, Paris 1983) e Anthologie de la poésié tchèque contemporaine (Gallimard, Paris 2002). Di Petr Král in italiano si possono leggere alcune poesie tradotte dal ceco (Annalisa Cosentino) e dal francese (Massimo Rizzante) in «Testo a fronte», 36, 2007, pp. 126-153 e la breve antologia Tutto sul crepuscolo, traduzione di Antonio Parente e Introduzione di Francesca Tuscano, Mimesis, 2014.
Opere in Ceco Poesie: Prázdno světa (Munich 1986), Éra živých (Munich 1989), P.S. čili Cesty do ráje (Toronto 1990), Právo na šedivou (Prague 1990), Pocit předsálí v aixské kavárně (Liberec 1991), Tyršovské přeháňky (Prague 1994), Soukromý život (Soukromý život, Přízemní blesky; Prague 1996), Chiméry a exil (Železná neděle, Modré srdce; Prague 1998), Staronový kontinent (Brno 1997), Pro anděla (Prague-Příbram 2000), Bar Příroda (Prague 2004), Masiv a trhliny (Prague 2004), Přesuny (Prague-Příbram 2005), Hm (Prague 2006), Svědek stmívání (Brno 2006), Den (Prague 2010), Přivítat pondělí (Prague 2013), Sebrané básně (Poésies complètes) I (Brno 2013), Město je náš les (sous presse), Sebrané básně II (à paraître) Prose: Praha (Prague 2000), Základní pojmy (Prague-Příbram 2OO2), Arco a jiné prózy (Prague 2006), Zpráva o místech (Prague 2008), Medové kuželky (Prague 2011), Pařížské sešity (Prague 2013), Trompe-l'œil (České Budějovice 2014) Saggi: Karel Teige a film (Prague 1966), Fotografie v surrealismu (Prague 1994), Groteska čili Morálka šlehačkového dortu (Prague 1984).
Petr Král (Praga, 1941) è uno scrittore e poeta ceco.